sabato 29 giugno 2013

Senna

  
Senna
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Ayrton Senna da Silva nasce nel 1960 in una famiglia benestante di San Paolo e a diciotto anni è già in Europa a disputare i campionati internazionali di go-kart. Nel giro di pochi anni approda alla Formula 1 e si contraddistingue per uno stile di guida spettacolare e frenetico. Le sue autentiche prodezze automobilistiche, la forte devozione religiosa e l’accesa rivalità con il compagno di scuderia Alain Prost,
lo portano presto a divenire una celebrità dentro e fuori dai circuiti. Per un Brasile sempre più povero e martoriato, Ayrton diventa l’emblema del riscatto e della vittoria, mentre per la Federazione della Formula 1, il giovane pilota è un talento incapace di sottostare alle politiche di gioco e ai giochi della politica.
Per quanto il cinema ami la retorica sportiva e le parabole sull’agonismo, raramente scalda i suoi motori per correre lungo i circuiti del mondo automobilistico. Quando lo fa, viene attratto perlopiù dal fascino illecito delle corse clandestine (Cannonball), dall’odore penetrante dei carburanti illegali (la saga di Fast & Furious) o dai conflitti che si consumano fuori pista (Grand Prix, Driven), piuttosto che dal desiderio di destreggiarsi fra le curve e i tornanti del tracciato. Il documentario di Asif Kapadia, invece, si concentra su una delle figure tragiche più amate della storia recente della Formula 1 e dalle immagini delle corse, delle apparizioni televisive e delle vicende fuori gara relative alla vita del campione, sintetizza un anomalo biopic. Lavoro di sintesi, dunque, in quanto l’obiettivo del regista anglo-indiano è combinare la materia storica del documentario (il filmato d’archivio) con la narrazione del cinema classico (la leggenda), muovere l’assetto della biografia emblematica lungo la pista ben solcata della grande drammaturgia sportiva.
Come l’eroe di un film, il giovane corridore di San Paolo ha avuto talento, generosità, carisma, donne, grandi rivali e una morte tragica che ne elevano la vita al livello della sceneggiatura di un kolossal. I cardini morali e spettacolari ci sono tutti: la precoce genialità, la destrezza unica nello scivolare e danzare elegantemente con gli pneumatici sotto la pioggia battente, l’affezione alla patria, il misticismo, l’insofferenza contro la politica della Federazione della Formula 1. Perfino un diretto antagonista francese che pare uscire dalle vecchie fantasie anti-scioviniste.
Eppure, l’intelligenza del lavoro di Kapadia (autore di due film affascinanti ma imperfetti come Far North e L’incubo di Joanna Mills) sta proprio nel costruire la mitologia di una vita reale unicamente per immagini di repertorio e registrazioni di radiocronache inglesi e brasiliane (celebri quelle di Galvão Bueno), lasciando la regia di emozioni e sentimenti alla componente sonora. In Senna sono infatti soprattutto le voci off di Ron Dennis, del medico di fiducia Sid Watkins e della sorella maggiore Viviane, oltre alle musiche struggenti del brasiliano Antonio Pinto, a cucire assieme i vari momenti del film e legare fra loro le varie sequenze.
Oltre a ricordare con commozione e piacere un grande personaggio sportivo, l’aspetto più interessante di questo lavoro è che ci aiuta a comprendere, una volta di più, che alcune vite, con i giusti tagli di montaggio, sono già da sé opere d’arte.

Versione: DVDRip – Qualità: A.10 – V.10

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